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Rischio idrogeologico e azioni di cura e gestione del territorio a prevenzione dai rischi
Sicurezza, prevenzione, valutazione degli scenari di rischio, nuove norme di comportamento e cura dei suoli. Sono stati questi i temi principali proposti nel corso della due giorni di formazione e addestramento tenuta sabato 23 e domenica 24 ottobre e indirizzata in particolare ai Volontari di Protezione Civile dell’Unione Valle Savio e ai cittadini dell’alta Valle (Bagno di Romagna e Alfero di Verghereto). Il seminario a tema “Gestione dei suoli a prevenzione del rischio idrogeologico”, che si è tenuto nella mattina di sabato a Bagno di Romagna, è risultato di estremo interesse per tutti i Comuni dell’Unione che intendono dotarsi di un Regolamento sull’uso dei suoli a prevenzione del rischio idrogeologico. Gli esperti intervenuti infatti hanno illustrato interventi strutturali, non strutturali, criticità e buone pratiche ai fini della corretta tenuta dei terreni allo scopo di prevenire eventuali dissesti.
Nel corso della stessa mattinata inoltre si sono svolte, in contemporanea al seminario e con relativo collegamento, alcune azioni pratiche sull’area in frana della “Castagneta” a monte del centro abitato di Alfero sempre incentrate sulla prevenzione del rischio idrogeologico quali monitoraggio, presidio territoriale, riconoscimento dei segnali di dissesto, buone pratiche di cura del territorio, con la presenza di Tecnici dell’Agenzia regionale Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, volontari e cittadini; le attività si sono svolte previo incontro pubblico presso la Pro Loco di Alfero, che ha contribuito in modo significativo nel corso della due giorni di addestramento.
Nel pomeriggio, dopo l’installazione del “campo base” delle operazioni presso il campeggio delle “Cascate”, completo di tutte le dotazioni necessarie quali tenda comando, camper segreteria e cucina di emergenza, l’addestramento è proseguito con la simulazione della ricerca e recupero di persona dispersa in ambito acquatico presso le cascare del Torrente Alferello; in questo scenario, i gruppi di sommozzatori e i sanitari hanno svolto attività addestrativa pura negli ambiti di competenza collaudando tecniche di soccorso e impiego di nuove attrezzature, organizzando e ponendo in atto ogni misura e comportamento atto ad garantire la sicurezza degli operatori impegnati nelle attività. Questa tipologia di addestramento in ambito montano rappresenta una novità poiché si è solitamente abituati ad assistere ad interventi di operatori subacquei in mare.
Domenica mattina invece le Unità Cinofile si sono cimentate nella ricerca di persone disperse.
Sul posto sono intervenuti i conduttori con i propri cani abilitati e in formazione, logisti cinofili specialisti nell’assistere il binomio conduttore-cane, e volontari conoscitori del luogo. Le squadre di ricerca hanno lavorato nelle prossimità del parcheggio delle cascate di Alferello dove è stata simulata anche l’installazione del Punto di Comando Avanzato. L’Addestramento delle squadre di ricerca con unità cinofile, rappresenta infatti un momento essenziale nella formazione e nel mantenimento delle capacità operative.
In generale, il territorio provinciale presenta aree di impiego molto diverse per tipologie e questo porta ad avere la necessità di integrare le attività di ricerca disperso con volontari specialisti, potenziando le loro professionalità, per poter collaborare fattivamente con i Vigili del Fuoco e le Autorità preposte in caso di emergenze reali, nel pieno rispetto dei protocolli di intervento vigenti.
Le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile che hanno preso parte alle attività sono:
* A.N.A. Gruppo Alpini “C. Mazzoli” Cesena
* A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani Cesena
* AVAS Volontari Alto Savio Bagno di Romagna
* C.R.I. Comitato di Cesena
* Centro Soccorso Sub “Roberto Zocca” OdV Cesena
* Croce Verde Cesena
* GCVPC - Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile - Cesena
* Misericordia Valle Savio
A queste si aggiunge l’Agenzia Regionale Sicurezza Territoriale e Protezione Civile - Servizio Territoriale Forlì-Cesena e il Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Forlì-Cesena, intervenuti in qualità di osservatori.
Consulta i materiali della giornata
- Regolamento sulla gestione dei suoli a prevenzione del rischio idrogeologico e a tutela del territorio - testo con osservazioni conclusive di proposta di modifica dello schema “tipo”
- Presentazione del Regolamento a cura di Giovanni Fini, Dirigente Settore Ambiente, salvaguardia territorio montano e Protezione Civile
- Applicazione del Regolamento
- Nuove strategie rurali in aree ad alto rischio idrogeomorfologico – Riflessioni sul caso di studio frana “Montevecchio” (Marco Lauteri e Marco Ciolfi, CNR-IRET, Porano, TR)
- Adriadapt Creazione di una piattaforma informativa sulla resilienza per le città dell'Adriatico (Roberto Zoffoli)
- PREVENZIONE NON STRUTTURALE DAI RISCHI: raccomandazioni operative per il rischio frana e alluvione autunno 2021 (D.ssa Claudia Casadei, Servizio Sicurezza Territoriale e Protezione Civile Forlì-Cesena)
- Interventi strutturali a prevenzione del rischio idrogeologico sul territorio. azioni sperimentali sull’area della castagneta di Alfero in Comune di Vergherereto (FC) (Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, Geol. Andrea Foschi, Geol. Andrea Benini)
- Adattamento e gestione del territorio di Marco Pollastri – Direttore Centro Antartide