Piano comunale di Protezione Civile
 

Con Delibera di Consiglio Comunale n° 123 del 13 dicembre 2006 il Comune di Cesena si è dotato di un nuovo Piano di Protezione Civile. Il Piano fino ad allora in vigore era stato sviluppato alla fine degli anni '80 e portato ad effettivo compimento nel gennaio 1991; in quegli anni si è verificata una generale sensibilizzazione nei confronti dell'argomento sino ad arrivare alla Legge 24 febbraio 1992 n° 225 che istituiva il Servizio Nazionale di Protezione Civile, nel cui ambito è individuato il Sindaco quale autorità locale di protezione civile.
 
Questo lavoro, inizialmente valido ed affidabile, cominciava a risultare superato: lo sviluppo urbanistico, le modificazioni del territorio, le innovazioni nell'approccio a questa materia, i cambiamenti nelle tecnologie e nelle risorse disponibili, hanno reso necessario un graduale aggiornamento della pianificazione effettuata allo scopo di renderla meglio attuabile a livello pratico e quindi utile al raggiungimento del principale fine prefissato, cioè la messa in sicurezza della popolazione. 
 
L'aggiornamento del Piano é stato eseguito nel rispetto della più recente normativa vigente in materia, che attribuisce essenzialmente agli Enti locali i compiti, in ambito comunale, dell'attuazione di quanto indicato nei piani di previsione e prevenzione regionali e provinciali, dell'adozione di tutti i provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di calamità, nonché della predisposizione dei piani di emergenza; si è cercato, quindi, di elaborare un documento che recepisca le indicazioni provenienti dalla legislazione tramite l'applicazione, quasi testuale, delle disposizioni emanate dal Dipartimento della Protezione Civile del Ministero dell'Interno - il Metodo "Augustus" - che rappresenta un fondamentale punto di riferimento per tutte le Amministrazioni locali nel campo della protezione civile e al quale è necessario adeguarsi. 
 
Il presente piano, attraverso i suoi documenti costitutivi essenziali a livello procedurale - i modelli di intervento e gli scenari di evento - intende perseguire i seguenti obiettivi: - fornire le linee di comportamento da seguire sia in "tempo di pace" che in emergenza - raccogliere in un elaborato organico e adeguatamente strutturato le informazioni relative alle risorse e agli elementi esposti al rischio - analizzare le cartografie di rischio sovrapponendole alle banche dati relative alle risorse e agli elementi esposti - essere chiaro e conciso nella descrizione di procedure, compiti e responsabilità - essere opportunamente flessibile per meglio adattarsi a diverse circostanze - prevedere il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici che possono contribuire e partecipare alla gestione dell'emergenza - essere predisposto per periodiche revisioni e aggiornamenti - avere ampia diffusione fra gli Enti direttamente interessati e opportuna pubblicità nei confronti della popolazione - essere informatizzato al fine di una rapida ed efficace gestione delle informazioni - essere basato, per ciò che riguarda la gestione dei dati cartografici, sull'utilizzo di un GIS - costituire un valido e concreto strumento per la gestione dell'emergenza. 
 
L'organizzazione - già in atto - di procedure accessorie (verifica dissesti statici, convenzioni con Associazioni di Volontariato, istituzione del servizio di reperibilità con annessa procedura allertamento maltempo da Prefettura, protocollo d'intesa con radio e TV locali per la diramazione di avvisi alla popolazione, ecc...) completano e potenziano il presente piano.

N.B Alcune procedure del presente Piano sono state modificate con variante approvata con Delibera C.C. n.148 del 10 settembre 2009: si provvederà quanto prima all'aggiornamento. Gli elaborati cartografici sono ancora vigenti. 
 

 
 

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Elaborati cartografici