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L'Unione dei Comuni Valle Savio si aggiudica 620 mila euro di fondi europei destinati a recuperare spazi di inclusione sociale

In arrivo 620 mila euro per l’Unione dei Comuni Valle del Savio. E’ questa la somma che l’Unione Europea ha destinato ai Comuni montani dell’Unione che, con il progetto “Le radici e le ali: identità, cultura e innovazione per lo sviluppo economico locale”, si sono aggiudicati il terzo posto al bando del GAL L’Altra Romagna “Strutture per servizi pubblici” finanziato dal Programma europeo di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Nato per dare un contributo all’attrattività del territorio attraverso un rinnovato senso di appartenenza territoriale e delle comunità locali, il progetto si sviluppa su due aree. Se da una parte vengono introdotte innovazioni di prodotto, di servizio, sociali, di processo e di metodo, allo stesso tempo è previsto un ammodernamento del patrimonio immobiliare locale per sostenere la creazione di nuovi servizi e di occupazione.

 

I Comuni dell’Unione coinvolti sono quelli di Montiano, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Sarsina e Verghereto: per loro è prevista la riqualificazione e rifunzionalizzazione di 5 immobili accomunati da un alto valore storico, culturale e artistico.

L’importo complessivo del progetto è di 700 mila euro. Di questi, 620 mila sono finanziati da fondi messi a disposizione dall’Unione Europea attraverso il bando del GAL L’Altra Romagna “Strutture per servizi pubblici”, mentre i restanti 80 mila sono a carico dell’Unione attraverso un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti.

 

Entrando nei dettagli, al Comune di Montiano è destinato un importo di 150 mila euro, con cui realizzerà la manutenzione straordinaria dell’immobile denominato Centro Culturale-Sala Polivalente San Francesco in piazza Garibaldi.

Il Comune di Bagno di Romagna, che può contare su un importo di 110 mila euro, riqualificherà il complesso dell’ex Stazione Foro Boario a San Piero in Bagno, trasformandolo in uno spazio per la lettura.

Per quanto riguarda il Comune di Mercato Saraceno, è previsto un intervento di risanamento conservativo del secondo stralcio dell’edificio storico annesso al palazzo comunale da adibirsi a museo, centro polivalente per servizi culturali e di centro di aggregazione per il tempo libero. I fondi disponibili in questo caso sono pari a 140 mila euro.

Il Comune di Sarsina interverrà invece sul recupero e l’ampliamento del piano terra del centro culturale polivalente, da adibire a biblioteca e centro di aggregazione per i giovani, con un fondo di 170 mila euro.

Infine, con un importo di 130 mila euro, il Comune di Verghereto eseguirà un restauro e risanamento conservativo del Sacrario di Tavolicci.

 

“I fondi economici derivati da questo progetto  – spiegano il Presidente dell’Unione dei Comuni Valle Savio Paolo Lucchi e il Vicepresidente Marco Baccini – saranno utilizzati concretamente dai Comuni montani dell’Unione per riqualificare spazi vitali per la vita cittadina. Con i lavori in programma, verranno infatti recuperati centri di aggregazione, locali destinati ad attività culturali, e ancora riservati ai giovani, che favoriscano la socialità e che si rivelino quindi essere strategici per il funzionamento delle piccole realtà”.

 

Gli interventi previsti per “Le radici e le ali” si affiancano al progetto “Identitaria: storia, memoria, cultura come driver di sviluppo locale” con cui l’Unione dei Comuni della Valle del Savio si era già aggiudicata un contributo di 500 mila Euro sul precedente bando del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 per la riqualificazione di altri quattro immobili nei comuni di Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Sarsina e Verghereto. L’importo complessivo del progetto era pari a 746 mila euro, di cui 246 mila a carico dell’Unione dei Comuni Valle del Savio.

 

La ricerca di finanziamenti europei, nazionali e regionali per i territori dell’Unione dei Comuni Valle del Savio è resa possibile grazie alla convenzione stipulata nel 2015 tra l’Unione e il Comune di Cesena per la progettazione europea che ha dato un forte impulso alla ricerca di finanziamenti e dalla stretta collaborazione con l’Ufficio associato di coordinamento per progetti speciali dell’Unione.