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Un mese di interruzione dell'E45 è costata 10 milioni di euro

Al territorio dell’Unione Valle Savio è costato circa 10 milioni di euro il mese di interruzione dell’E45 causata dalla chiusura totale del viadotto Puleto.

A indicarlo lo studio di valutazione sugli effetti economici della chiusura, eseguito da Unioncamere Emilia –Romagna e che il Presidente Alberto Zambianchi ha illustrato nella riunione del Tavolo E45 svoltasi  questa mattina a Palazzo Albornoz.

Il dossier predisposto da Unioncamere insieme a Uniontrasporti si è concentrato su due aspetti: da un lato ha messo a fuoco le ripercussioni sul settore del trasporto,  dall’altro i riflessi sulle attività turistiche.

Per quanto riguarda il trasporto, il conto risulta particolarmente pesante: sulla tratta Orte-Ravenna, i due principali percorsi alternativi (A1 fino a Bologna e poi A14;  Statale SS3 fino a Perugia, per scendere poi fino a Fano dove imboccare l’A14) allungano notevolmente il viaggio – nel primo caso di oltre 380 km, nel secondo di 320 – comportando aumenti di costo significativi (soprattutto per il percorso A1-A14), dovuti soprattutto al consumo di carburante e ai pedaggi autostradali.

Ipotizzando che i volumi di traffico si dividano tra le due alternative di viaggio in maniera uniforme, il report di Unioncamere  stima che l’aggravio di costi provocato dall’interruzione dell’E45 sia pari a 4,7 milioni di euro per l’autotrasporto e 4,6 per gli automobilisti che utilizzano questa infrastruttura viaria.

 

Per quanto riguarda le attività turistiche, si è partiti dai dati Istat del febbraio 2018 relativi agli arrivi e alle presenze nei nove Comuni più direttamente coinvolti (Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina; Sant’Agata Feltria, Sogliano sul Rubicone, Roncofreddo, Verghereto) e dalla stima del numero medio giornaliero di escursionisti e di pernottamenti nei primi due mesi dello scorso anno. Sulla base della comparazione di questi dati con le stime per il primi due mesi del 2019, si è stimato che ogni giorno le attività turistiche dei comuni interessati perdano rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente circa 25.900 euro e che, quindi, la chiusura di un mese del viadotto Puleto sull’E45 abbia  provocato complessivamente sulle attività a maggior vocazione turistica un impatto di pari a 777mila euro.

 

Questi numeri hanno contribuito a rafforzare fra i partecipanti al Tavolo – enti locali, associazioni di categoria, sindacati – la convinzione della necessità di interventi urgenti, oltre a quelli già messi in atto dalla Regione e a quelli annunciati dal Ministro alle Infrastrutture Toninelli nel sopralluogo al viadotto Puleto alla vigilia della riapertura al solo traffico leggero.

 

 “Né i Comuni dell’E45, né le Associazioni ed i Sindacati – ribadiscono il Presidente dell’Unione Valle Savio Paolo Lucchi e il Vicepresidente Marco Baccini - hanno abbassato la guardia di fronte all’emergenza causata nei loro territori dalla chiusura della superstrada. Anche perché la parziale riapertura del viadotto Puleto non ha risolto i problemi principali e le difficoltà economiche affrontate dal 16 gennaio scorso dalle imprese e dai lavoratori della valle del Savio non sono purtroppo ancora rientrate. E’ quel che ci siamo detti oggi, durante la riunione del Tavolo E45, alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Cgil Cesena, Uil Cesena, Cisl Romagna, Confcommercio Cesena, Coldiretti Forlì-Cesena, Confindustria Forlì-Cesena, Confesercenti Cesenate, Confartigianato Cesena, Cna Cesena-Valle Savio, Legacoop Romagna, Rete Pmi Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, consapevoli come siamo della necessità di muoversi su due versanti: da un lato per attivare gli interventi previsti, primo fra tutti l’erogazione, a imprese e cittadini del territorio colpiti dall’emergenza, dei contributi resi possibili dallo stanziamento di 250mila euro da parte della Regione; dall’altro per tenere sotto pressione il Governo, dopo gli impegni presi dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in occasione della sua visita al viadotto Puleto del 15 febbraio. Non abbiamo infatti dimenticato come il Ministro Toninelli abbia, di fronte ai Sindaci toscani ed umbri e, per il nostro territorio, a quelli di Bagno di Romagna e Verghereto, promesso anche un’imminente convocazione dei Sindaci dell’E45 da parte del Ministro Di Maio, per attivare lo stato di emergenza nazionale. Ma la convocazione, al momento, non è ancora arrivata e ci pare strano che, dopo le ripetute lettere inviategli, dopo le sollecitazioni via stampa e tv, dopo gli impegni presi dai parlamentari locali che fanno riferimento al Governo, in Ministro non abbia trovato ancora il tempo utile per convocarci, ben sapendo che noi ci precipiteremmo a Roma, per mettere in luce le nostre richieste, a qualunque ora di ogni giornata. Batta un colpo il Ministro Di Maio altrimenti, senza alcun intento strumentale, ma solo per tutelare i nostri cittadini, riprenderemo la strada già avviata con la manifestazione prevista per sabato 16 febbraio, annullata solo perché ci siamo fidati delle dichiarazioni del Ministro Toninelli e dei parlamentari presenti. Per quanto ci riguarda, l’Unione Valle Savio continua a lavorare per dare il più velocemente possibile le risposte di cui hanno bisogno cittadini e imprese del territorio. Infatti, nel frattempo, sta proseguendo l’indagine conoscitiva per valutare l’entità dei problemi provocati dalla chiusura dell’E45, in modo da criteri e modalità di accesso dei contributi”.

 

Nel corso dell’incontro, inoltre, tutti i partecipanti al Tavolo hanno sottoscritto un protocollo per richiedere al Governo l’attivazione della cassa integrazione per quei lavoratori dei Comuni dell’E45 che hanno visto diminuito o azzerato il loro reddito in conseguenza dell’interruzione della superstrada e che non ricadono nei criteri di utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge o che ne abbiano esaurito il diritto.

 

Si ricorda che, nel frattempo, è in corso l’indagine conoscitiva per valutare l’entità dei problemi provocati dalla chiusura dell’E45 nel territorio dell’Unione Valle Savio e nei Comuni di Sogliano, Roncofreddo e S. Agata Feltria, promossa per definire più specificamente criteri e modalità di accesso dei contributi messi a disposizione grazie ai 250mila euro stanziati dalla Regione Emilia - Romagna.

L’invio della segnalazione sarà condizione necessaria per poter presentare, quando sarà il momento, la domanda di assegnazione

Per presentare le segnalazioni ci sarà tempo fino alle ore 13 di domenica 17 marzo. Le segnalazioni vanno inviate esclusivamente tramite web, utilizzando  il modulo di segnalazione pubblicato sul sito dell’Unione all’indirizzo http://www.unionevallesavio.it/e45, (raggiungibile anche dai siti dei Comuni coinvolti e da quelli delle associazioni di categoria e sindacati che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per la gestione dei contributi stanziati dalla Regione). Alla stessa pagina può essere scaricato anche l’avviso completo.

Per avere un supporto nella compilazione e nell’invio online ci si può rivolgere agli Sportelli informativi dei Comuni e a quelli di delle associazioni di categoria, dei sindacati e delle parti sociali firmatarie del protocollo d’intesa.

 

28 febbraio 2019