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Chiusura E45, fissato l'incontro con il Ministro Toninelli per martedì 22 gennaio

Dopo il summit tenutosi ieri in Comune a Cesena tra il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Gabriele Fratto, quello della Provincia di Rimini Riziero Santi, i Sindaci di Cesena, Cervia, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Sarsina, Vergheto, Cervia e Cesenatico, il Vicesindaco di Ravenna, i rappresentanti di Anas ed i rappresentanti locali e regionali delle associazioni di impresa e dei sindacati, i Sindaci dell’Unione Valle Savio proseguono nel loro impegno per ridimensionare e, se possibile, risolvere completamente i disagi creatisi a seguito del provvedimento di sequestro e chiusura al traffico del viadotto Puleto della superstrada E45, vicino al paese di Valsavignone, disposto nei giorni scorsi dalla Procura di Arezzo per il rischio di crollo della struttura. 


La prossima tappa sarà rappresentata dall’incontro, fissato a Roma per il 22 gennaio prossimo alle ore 16, con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, a cui i Sindaci dell’Unione Valle Savio, per tramite del Presidente Paolo Lucchi e del Vicepresidente Marco Baccini, avevano chiesto un incontro già il 16 gennaio, non appena appreso del provvedimento di chiusura.
La delegazione che incontrerà il Ministro ed i competenti funzionari ministeriali, sarà composta, oltre ai Sindaci di Cesena Paolo Lucchi, di Bagno di Romagna Marco Baccini, di Mercato Saraceno Monica Rossi, di Sarsina Enrico Cangini e di Verghereto Enrico Salvi, dal Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Gabriele Fratto, anche da un rappresentante del mondo dell’impresa e da un rappresentante delle organizzazioni sindacali.  

“L’incontro con il Ministro e con la sua struttura operativa – spiegano il Presidente dell’Unione Valle Savio Paolo Lucchi ed il Vicepresidente Marco Baccini – rappresenta una tappa fondamentale per cercare di risolvere questa difficilissima situazione che vede nei fatti l’intero sistema viario dell’Italia spezzato a metà, con gravissimi danni di natura economica e sociale e con gravi disagi per i nostri territori e paesi, che si troveranno a subire giornalmente il deflusso di migliaia di veicoli costretti a trovare vie secondarie per le strade dell’appennino. 
La totale interdizione al traffico sulla E45 non trova infatti in quel tratto una viabilità alternativa, essendo la parallela strada provinciale non più agibile da anni”.

 “Nel corso dell’incontro – proseguono Lucchi e Baccini – chiederemo dunque al Ministro di poter attivare, così come è accaduto recentemente per la nota vicenda del ponte Morandi di Genova, una procedura di somma urgenza che metta immediatamente il Governo nelle condizioni di poter avviare i necessari lavori di messa in sicurezza. 
Inoltre, a nostro parere, andranno rapidamente reperite risorse utili sia alla messa in sicurezza del viadotto che alla strutturazione di una viabilità alternativa. 
Infine crediamo necessario e utile valutare anche se sia possibile, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, garantire sulla E45, sin da subito, l’apertura al traffico in una modalità gestita e controllata ed attivare comunque sgravi fiscali per le imprese. 
L’obiettivo che stiamo concretizzando in queste ore è di predisporre una Piattaforma unica di richieste da condividere anche con Amministrazioni locali, imprese e lavoratori di Romagna e Toscana, per presentarci al Ministro con un piano d’intervento per le nostre due aree territoriali, sul quale chiedere impegni certi e rapidi”. 

“Oltre a queste richieste operative – concludono Presidente e Vicepresidente – chiederemo poi al Ministro Toninelli la disponibilità a partecipare ad momento pubblico di confronto con i cittadini e gli imprenditori dei nostri Comuni, che vorremmo si svolgesse quanto prima, perché anche lui possa ascoltare direttamente la somma dei grandi disagi che attualmente stanno toccando buona parte dei nostri concittadini, studenti, attività e imprese. 
L’incontro del 22 gennaio, infatti, sarà purtroppo limitato, per volere del Ministro, ad una delegazione di soli 8 partecipanti, anche se il nostro obiettivo era invece quello di garantire la presenza dell’intero tavolo di emergenza costituitosi ieri durante il summit svoltosi in Comune con il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e composto dai rappresentanti locali e regionali di tutte le associazioni imprenditoriali e di tutti i sindacati. 
Così non è stato, e per questo crediamo che la presenza sul nostro territorio in un momento pubblico da parte del Ministro ci consentirebbe collettivamente di dare voce alle istanze di ogni singola categoria economica e di ogni singolo gruppo sociale”.

 

19 gennaio 2019