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E45: finalmente arrivata la convocazione al Ministero del Lavoro

i trasmette il testo della lettera che i Sindaci dell’Unione Valle Savio hanno inviato questa mattina al Ministro dello Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali, On. Luigi Di Maio, dopo aver ricevuto la convocazione, per martedì 5 marzo, per un incontro presso la sede del Ministero, a Roma, dedicato all’emergenza E45.

 

Egr. Sig. Ministro,

la ringraziamo per averci convocati martedì 5 marzo 2019 alle ore 14,30 presso la sede del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di Via Vittorio Veneto, 56, Roma (piano terra - Sala Giugni), per confortarci sui temi collegati alle difficoltà causate alle imprese ed alle famiglie del nostro territorio dalla chiusura dell’E45.

L’incontro è stato da noi più volte richiesto, perché i danni causati alla nostra economia territoriale dalla chiusura totale di una fondamentale arteria stradale come l’E45 del 16 gennaio scorso ed anche a seguito della parziale riapertura al traffico della stessa (possibile per le auto ma non per i mezzi di trasporto merci), impongono un intervento diretto del Governo.

Poiché vorremmo che la riunione di martedì fosse quanto più concreta ed utile possibile, ci permettiamo di anticiparLe i dati di un’analisi economica condotta da Unioncamere Emilia-Romagna (utilizzata anche per le richieste di concessione dello Stato d’emergenza avanzate dalla Regione Emilia-Romagna per conto di Umbria e Toscana che, come noi, insistono sul tratto di E45 interessato dalla chiusura), che durante l’appuntamento appena fissato Le consegneremo brevi manu.

Dall’indagine risulta come al solo nostro territorio (i Comuni coinvolti sono quelli di Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina, Sant’Agata Feltria, Sogliano sul Rubicone, Roncofreddo, Verghereto) la chiusura del viadotto Puleto, con la chiusura dell’E45 e con la sua parziale riapertura, sia costata circa 10 milioni di euro al mese.

Il dossier predisposto da Unioncamere mette in evidenza due aspetti: da un lato le ripercussioni sul settore del trasporto, dall’altro i riflessi sulle attività turistiche.

Per quanto riguarda il trasporto, il conto risulta particolarmente pesante: sulla tratta Orte-Ravenna, i due principali percorsi alternativi (A1 fino a Bologna e poi A14;  Statale SS3 fino a Perugia, per scendere poi fino a Fano dove imboccare l’A14) allungano notevolmente il viaggio – nel primo caso di oltre 380 km, nel secondo di 320 – comportando aumenti di costo significativi (soprattutto per il percorso A1-A14), dovuti soprattutto al consumo di carburante e ai pedaggi autostradali. Ipotizzando che i volumi di traffico si dividano tra le due alternative di viaggio in maniera uniforme, il report di Unioncamere  stima che l’aggravio di costi provocato dall’interruzione dell’E45 sia pari a 4,7 milioni di euro per l’autotrasporto e 4,6 per gli automobilisti che utilizzano questa infrastruttura viaria.

Per quanto riguarda le attività turistiche, si è partiti dai dati Istat del febbraio 2018 relativi agli arrivi e alle presenze nei nove Comuni più direttamente coinvolti e dalla stima del numero medio giornaliero di escursionisti e di pernottamenti nei primi due mesi dello scorso anno. Sulla base della comparazione di questi dati con le stime per il primi due mesi del 2019, si è stimato che ogni giorno le attività turistiche dei Comuni interessati perdano rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente circa 25.900 euro e che, quindi, la chiusura di un mese del viadotto Puleto sull’E45 abbia  provocato complessivamente sulle attività a maggior vocazione turistica un impatto pari a 777mila euro.

Dati gravissimi, ai quali serve porre un freno, con contributi nazionali e regionali.

Noi abbiamo scelto di non stare con le mani in mano e ad oggi l’Unione Valle Savio ha già avviato un’indagine conoscitiva (rivolta a famiglie, imprese, lavoratori) per valutare l’entità dei problemi provocati dalla chiusura dell’E45, promossa per definire più specificamente criteri e modalità di accesso al contributo iniziale di 250.000 euro, già messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.

Ma non basta, naturalmente e noi ci aspettiamo che Lei stesso ed il suo Ministero siate all’altezza di un’emergenza che le imprese ed i cittadini dei nostri territori non possono né vogliono affrontare da soli. Tutto ciò nell’ambito di una situazione rispetto alla quale non abbiamo ancora certezze, mentre stanno proseguendo i lavori dopo gli impegni presi dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in occasione della sua visita al viadotto Puleto del 15 febbraio scorso.

Per questo, poiché sin dal primo giorno stiamo affrontando questa emergenza nell’ambito di uno spirito unitario e solidale tra i 9 Comuni coinvolti, il mondo delle imprese e quello del lavoro, Le comunichiamo che la nostra delegazione (che si aggiungerà ai rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Toscana, ai sindacati Cgil, Cisl, Uil regionali, di Inps da lei convocati) sarà composta da: Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena; Marco Baccini, Sindaco di Bagno di Romagna; Monica Rossi, Sindaco di Mercato Saraceno; Enrico Cangini, Sindaco di Sarsina; Enrico Salvi, Sindaco di Verghereto; Massimo Bulbi, Sindaco di Roncofreddo; Quintino Sabattini, Sindaco di Sogliano al Rubicone; Guglielmino Cerbara, Sindaco di Sant’Agata Feltria; Valerio Cangini in rappresentanza del mondo delle imprese; Roberto Salvi in rappresentanza del mondo del lavoro.

Sperando di aver fatto cosa utile, restiamo in attesa di un Suo riscontro e, in attesa di incontrarci martedì prossimo, Le porgiamo cordiali saluti.

 

 

Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena e Presidente dell’Unione dei Comuni Valle Savio

Marco Baccini, Sindaco di Bagno di Romagna e Vice Presidente dell’Unione dei Comuni Valle Savio

Monica Rossi, Sindaco di Mercato Saraceno

Enrico Cangini, Sindaco di Sarsina

Enrico Salvi, Sindaco di Verghereto

Fabio Molari, Sindaco di Montiano